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Il ginseng è una pianta della famiglia delle Araliaceae, che cresce in Nepal, Corea e Siberia orientale e si sviluppa nei climi più freddi. Il termine Ginseng significa in lingua cinese “Pianta dell’uomo”, probabilmente perché la forma della sua radice ricorda quella del corpo umano con ramificazioni che ricordano la forma degli arti e della testa.
Proprietà del gingseng
Le proprietà del ginseng si trovano nelle radici di questa pianta e sono attribuite a diverse componenti. Oltre a vitamine B e C, sali minerali, calcio, magnesio, aminoacidi, olio essenziale e polisaccaridi, nel ginseng sono presenti i ginsenosidi, principali responsabili delle sue proprietà curative. La quantità di componenti attivi presenti nelle radici aumenta con il passare del tempo, si ritiene infatti che il ginseng sia da considerarsi pienamente maturo quando la pianta raggiunge un’età di sei anni.
L’Aloe Vera, una pianta venerata da civiltà antiche come gli Egiziani, gli Assiri e gli Indiani, è universalmente riconosciuta come una “meraviglia naturale”. Con più di 200 composti attivi e oltre 75 nutrienti essenziali nel suo succo, l’Aloe Vera rivela proprietà terapeutiche straordinarie.
Composizione e Principi Attivi
Il gel contenuto nelle foglie carnose e lanceolate dell’ Aloe Vera è una ricca miscela di acqua, vitamine (A, C, E, B1, B2, B3, B6, B12), minerali (calcio, magnesio, zinco, manganese), enzimi, aminoacidi e polisaccaridi. Questi componenti conferiscono all'Aloe Vera le sue notevoli proprietà terapeutiche.
In commercio ormai l’aloe vera, è disponibile sotto forma di gel, creme, lozioni, succhi e bevande, integratori alimentari. Quando si sceglie un prodotto contenente aloe vera, è importante leggere attentamente l'etichetta e verificare la percentuale di aloe vera presente, nonché gli altri ingredienti aggiunti. È consigliabile optare
Il cibo, che ha la ovvia funzione di nutrire e dare energia al nostro corpo, ha anche sempre svolto la funzione di collante sociale, come senso di appartenenza alla comunità, come occasione di scambio e condivisione.
I celiaci, si trovano, non per scelta, a dover affrontare un grosso cambiamento della dieta, non solo sul piano alimentare, ma anche personale, perché tocca la sfera sociale, cioè influisce in tutte le relazioni sociali di una persona. Aderire con costanza alla dieta senza glutine è molto difficile, soprattutto se la malattia viene diagnosticata in età adolescenziale o adulta. Vengono influenzati tutti quei momenti di condivisione dei pasti, sia in casa sia fuori casa, nella scuola e nel lavoro.
Per questo motivo il Ministero italiano definisce la celiachia come malattia sociale (legge 123/05), perché porta un danno sociale in termini di relazioni, poiché il celiaco spesso dovrà fare una selezione sulla quantità e qualità delle relazioni sociali da tenere, soprattutto
Tra i micronutrienti che negli ultimi anni sono diventati oggetto di maggiore attenzione durante la gestazione, c’è indubbiamente la vitamina D.
La vitamina D conosciuta anche come la vitamina del sole, vitamina liposolubile necessaria all’organismo in ogni fase della sua vita, e in particolare durante lo sviluppo e la crescita, poiché favorisce l’assorbimento del calcio, essenziale per la salute di denti e ossa. Si tratta però di una vitamina coinvolta anche nella buona formazione del sistema immunitario e nel funzionamento del sistema nervoso.
Durante la gestazione la vitamina D gioca però un ruolo ancor più strategico, dal momento che il nascituro prende tutte le vitamine e i sali minerali a lui necessari proprio dalla mamma. Se la madre, quindi, ha una carenza di vitamina D, lo sarà anche il bebè.
A che cosa serve la vitamina D in gravidanza
Il ruolo tradizionale della vitamina D è quello di regolare il metabolismo
Quella dell'igiene orale è sicuramente una delle routine che ci viene spiegata fin da piccoli. Già dalla tenera età, ci viene insegnato che spazzolare i denti è qualcosa che dovremmo fare ogni mattina quando ci svegliamo e ogni sera prima di andare a letto. E anche se poi perdiamo tutti i denti da latte, queste abitudini costituiscono la base per una migliore cura del nostro cavo orale man mano che cresciamo. Lavarsi i denti due volte al giorno è sicuramente uno step fondamentale per una buona routine di igiene orale, ma non è l'unico da compiere per avere una bocca davvero sana.
Dobbiamo sapere che, impegnarsi a migliorare la propria routine di igiene orale significa fare del bene alla salute di tutto il nostro corpo. L'accumulo di placca ed una scarsa igiene orale possono infatti favorire la comparsa di malattie più gravi, tra cui: diabete, endocardite, malattie cardiovascolari e polmonite.
Oggi in base all’art. 2 del Regolamento (UE) 2016/128 si configura come alimento a fini medici speciali (AFMS):
1. un prodotto alimentare espressamente elaborato o formulato, da utilizzare “sotto controllo medico”;
2. destinato all’alimentazione (per via naturale o alla nutrizione per via artificiale) completa o parziale di pazienti, compresi i lattanti, con capacità limitata, disturbata o alterata di assumere, digerire, assorbire, metabolizzare o eliminare alimenti comuni o determinate sostanze nutrienti in essi contenute o metaboliti, oppure con altre esigenze nutrizionali determinate da condizioni cliniche;
3. la cui gestione dietetica non può essere effettuata esclusivamente con la modifica della normale dieta (includendo nel concetto di modifica della dieta anche l’uso di integratori alimentari).
Per essere proposto e inquadrato come AFMS un prodotto deve rispondere inderogabilmente a tutti e tre i punti della
La pulizia con i lavaggi nasali è una sana abitudine che si rivela molto utile per mantenere il naso pulito e libero, contribuendo all'eliminazione di allergeni, polvere, agenti inquinanti, batteri e virus. La pratica può essere utile per chi lavora in ambienti chiusi, soprattutto in presenza di polvere o clima secco.
I lavaggi nasali sono indicati per l'igiene quotidiana in età pediatrica, soprattutto nei bambini che non hanno maturato una padronanza completa nel soffiare il naso.
Oltre a contribuire alla normale igiene quotidiana, i lavaggi nasali sono un rimedio naturale utile nella prevenzione attiva e nel trattamento di:
L’odore del corpo varia da individuo a individuo e dipende da numerosi fattori soggettivi, sebbene di base sia legato per tutti alle secrezioni ghiandolari e alla degradazione del sudore da parte della flora batterica presente sulla cute.
I deodoranti si pongono l’obiettivo di ridurre, eliminare, mascherare o coprire gli odori sgradevoli che si sviluppano a livello della cute.
E’ diventato un cosmetico indispensabile nell'igiene quotidiana ma riuscire a sceglierne uno in linea con le nostre esigenze non è sempre un’impresa facile.
I tipi di deodorante
In commercio si possono trovare diversi tipi di deodorante, che si distinguono tra loro per il confezionamento e per la forma cosmetica. I principali sono:
Spray: si distribuisce in modo semplice e omogeneo ed è l’ideale se condividi il prodotto con altre persone, perché viene applicato senza entrare in contatto con la pelle; spesso
Quando si tratta di monitorare la nostra salute, e soprattutto in questo periodo invernale, uno strumento essenziale che non può mancare in casa è sicuramente il termometro.
E’ uno dei dispositivi medici di più comune utilizzo, tanto in ambito medico/ospedaliero quanto domestico. Fu Galileo Galilei nel lontano 1607 a inventare il primo rudimentale modello di termometro.
Nel corso dei secoli questo strumento ha conosciuto notevoli progressi e migliorie, passando dall’essere un dispositivo meccanico a digitale, con funzioni sempre più precise e avanzate.
Nella scelta del migliore termometro entrano in gioco quindi molti fattori, dal contesto dove si utilizza, al tipo di paziente interessato fino al tipo di misurazione necessaria.
TIPI DI TERMOMETRO
Un tempo, per misurare la febbre, c'era il termometro al mercurio. Dal 2009, però, la vendita di questo tipo di termometri è stata vietata.
La forfora è un disturbo che si manifesta con una intensa desquamazione del cuoio capelluto. Il prurito e la necessità di grattarsi amplificano il distacco delle squame, frammenti di pelle secca e morta. Generalmente la forfora, o pitiriasi, si accompagna a un'infiammazione del cuoio capelluto, che, irritato e secco, amplifica l'esfoliazione.
Quali sono le cause della forfora?
Le cause della forfora possono essere diverse e alcune possono intervenire contemporaneamente:
- Un fungo, la Malasseziafurfur (o Pityrospum), che si nutre del sebo, la sostanza grassa e oleosa presente sul cuoio capelluto, può contribuire alla formazione della forfora: ha infatti un effetto irritativo e la sua azione può accentuare la produzione di nuovi strati cutanei, amplificando la caduta delle scaglie di forfora. - Cattiva alimentazione, quando si propende per il consumo di grassi oppure si mangiano pochi alimenti ricchi di zinco,
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